Nessun incarico ai politiciiiii

Corte dei Conti, Deliberazione n. 11/SEZAUT/2017/QMIG

Antecedentemente all’entrata in vigore del d.l. 24 aprile 2017, n. 50, resta fermo il principio interpretativo affermato dalla giurisprudenza contabile che esclude che il titolare di cariche elettive possa percepire ulteriori emolumenti per “lo svolgimento di qualsiasi incarico conferito dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 3 dell’articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, inclusa la partecipazione ad organi collegiali di qualsiasi tipo”, fatta eccezione unicamente per quelli ex lege di cui alla deliberazione n. 11/SEZAUT/2016/QMIG. Il principio di gratuità trova applicazione a prescindere dalla dimensione dell’ente in cui la carica elettiva è svolta. Detto principio si applica anche nelle ipotesi in cui l’assunzione della titolarità della carica elettiva sia successiva al conferimento dell’incarico e, in mancanza di una specifica distinzione normativa, anche per gli “incarichi” di cui all’art. 90 del d.lgs. n. 267/2000 

La contestazione disciplinare a volte può essere la prova del mobbing, e costituire danno erariale

Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Toscana, sentenza n. 121 del 11 maggio 2017
La contestazione in sede disciplinare di avere presentato una domanda per un incarico scolastico in contrasto con il “consiglio” Continue reading

Dall’art. 113 del d.lgs. n.50/2016 non emerge uno spiraglio interpretativo per inserire tra le “funzioni tecniche” da incentivare l’attività manutentiva

Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Regione Umbria, deliberazione n. 51 del 26 aprile 2017
Una interpretazione armonica e coordinata dei primi tre commi dell’art. 113 del d.lgs. n. 50/2016, Continue reading

Il diritto all’insegnante di sostegno non può essere subordinato alla disponibilità di risorse economiche

Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2023 del 3 maggio 2017
Il provvedimento finale del dirigente scolastico (Sez. VI, 10 febbraio 2015, n. 704, cit.) :
– deve tenere conto della «gravità dell’handicap … così come accertato dall’apposito organo collegiale»;
 – non può tenere conto soltanto delle «difficoltà connesse al numero degli alunni in situazione di handicap»;
– non può rendere «prive di effetti concreti, sul piano del sostegno, le statuizioni operate dall’organo collegiale competente a stabilire la gravità dell’handicap e a predisporre il piano individuale di intervento a sostegno del minore in una situazione di handicap riconosciuto come grave»;
– non si può basare su «un vincolo derivante dalla carenza di risorse economiche che non possono, in modo assoluto, condizionare il diritto al sostegno in deroga, sino a esigere e sacrificare il diritto fondamentale allo studio e all’istruzione».
Il Collegio ritiene di condividere e di fare proprie le affermazioni di principio, contenute nelle sopra citate sentenze della Sezione n. 704 del 2015 e n. 2231 del 2010.

La società che commercializza prodotti farmaceutici, non può portare in deduzione le spese per consulenze e sperimentazioni cliniche

Corte di Cassazione, sez. 5, sentenza n. 9466 del 12 aprile 2017
La società X PHARMA SPA aveva ricevuto un avviso di accertamento, con il quale erano state disconosciute le componenti di reddito negative per costi sostenuti per consulenze e sperimentazioni cliniche Continue reading