Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 10322 del 26 aprile 2017
Le Sezioni Unite della Corte, chiamate ad interpretare l’art. 65 del c.n.n.I. 5 dicembre 1996, area dirigenza medica e veterinaria, Continue reading
Monthly Archives: Maggio 2017
Procedimento disciplinare tardivo: quali le conseguenze? La parola alle Sezioni Unite
Corte di Cassazione, ordinanza n. 10159 del 21 aprile 2017
Un dipendente quadro direttivo in una Banca ha impugnato il licenziamento in tronco intimatogli in data 18.2.2013, chiedendone la declaratoria di illegittimità per tardività Continue reading
In caso di demansionamento, il danno esistenziale va provato anche con presunzioni
Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 9380 del 12 aprile 2017
Quanto, poi, alla dequalificazione va soprattutto ricordato l’insegnamento delle Sezioni unite Continue reading
Il lavoratore che non comunica il rientro anticipato al lavoro da una malattia, è sanzionabile dall’INPS
INPS, Circolare n. 79 del 2 maggio 2017
La rettifica della data di fine prognosi, a fronte di una guarigione anticipata, Continue reading
I proventi dei piani di razionalizzazione non possono incrementare i fondi degli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità
Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per la Toscana Deliberazione n. 130/2017/PAR
Per quanto riguarda i proventi dei piani di razionalizzazione ex art. 16 d.l. 98/2011, Continue reading
La transazione con l’Azienda Ospedaliera sul danno per intramoenia non autorizzata, non preclude l’azione per danno erariale
Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Lombardia, sentenza n. 58 del 26 aprile 2017
La Procura presso la Corte dei Conti esponeva che con lettera dell’Azienda Ospedaliera Continue reading
Videosorveglianza: è reato se non vi è l’accordo sindacale, anche se vi è il consenso dei lavoratori.
Corte di Cassazione, sentenza 22148 del 8 maggio 2017
La ricorrente obietta che la giurisprudenza di legittimità ha affermato il principio in forza del quale non integra il reato previsto dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970, n. 300) l’installazione di un sistema di videosorveglianza potenzialmente in grado di controllare a distanza l’attività dei lavoratori, la cui attivazione, anche in mancanza di accordo con le rappresentanze sindacali, sia stata preventivamente autorizzata per iscritto da tutti i dipendenti (Sez. 3, n. 22611 del 17/04/2012, Banti, Rv. 253060) ed aggiunge che, sulla base dell’eadem ratio, lo stesso principio debba valere anche nell’ipotesi, nella specie sussistente, in cui sia stata acquisita la prova certa che il consenso sia stato prestato da tutti i lavoratori, quantunque oralmente.
Il Collegio non condivide tale impostazione e ritiene che il consenso in qualsiasi forma (scritta od orale) prestato dai lavoratori non valga a scriminare la condotta del datore di lavoro che abbia installato i predetti impianti in violazione delle prescrizioni dettate dalla fattispecie incriminatrice. La sentenza Banti, al fine di sostenere la portata esimente del consenso scritto prestato da tutti i lavoratori, ha ritenuto illogico negare validità ad un consenso chiaro ed espresso proveniente dalla totalità dei lavoratori e non soltanto da una loro rappresentanza, tanto sul fondamentale rilievo che la disposizione di cui all’art. 4 intende tutelare i lavoratori contro forme subdole di controllo della loro attività da parte del datore di lavoro e che tale rischio viene escluso, a meno di non voler dare una interpretazione eccessivamente formale e meccanicistica della disposizione, in presenza di un consenso di organismi di categoria rappresentativi cosicché, a fortiori, tale consenso deve essere considerato validamente prestato quando promani proprio da tutti i dipendenti, posto che l’esistenza di un consenso validamente prestato da parte di chi sia titolare del bene protetto, esclude la integrazione dell’illecito.
Sennonché è proprio quest’ultima affermazione che, ad avviso del Collegio, non appare condivisibile. La norma penale in discorso, al pari di quelle che richiedono l’intervento delle rappresentanze sindacali dei lavoratori per la disciplina degli assetti nei luoghi di lavoro, tutela interessi di carattere collettivo e superindividuale, anche se non è esclusa una possibile interferenza tra la lesione delle posizioni giuridiche facenti capo, sia pure in prima battuta, alle rappresentanze sindacali e quelle facenti capo ai singoli lavoratori.
La condotta datoriale, che pretermette l’interlocuzione con le rappresentanze sindacali unitarie o aziendali procedendo all’installazione degli impianti dai quali possa derivare un controllo a distanza dei lavoratori, produce l’oggettiva lesione degli interessi collettivi di cui le rappresentanze sindacali sono portatrici, in quanto titolari ex lege del relativo diritto.
La tardiva registrazione del contratto di locazione, comporta il riconoscimento della sua esistenza giuridica ab origine
Corte di Cassazione, sez. 3, sentenza n. 10498 del 28 aprile 2017
La tesi della nullità, che in ragione della sua atipicità, risulti sanabile con effetto ex tunc Continue reading
Il contratto di assicurazione, se collegato all’operazione di credito, rientra nel calcolo del tasso d’usura
Per gli incarichi legali è necessario il regolamento e un albo
Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia-Romagna, Deliberazione n. 75/2017/VSGO Continue reading
Per i dirigenti medici, la sostituzione dei dirigenti sovraordinati rientra nei compiti ordinari
Corte di Cassazione, sez. L, sentenza n. 9879 del 19 aprile 2017
La disciplina della dirigenza medica s’ispira, infatti, a principi diversi Continue reading
Il ritardo nella contestazione disciplinare, implica una valutazione del datore di lavoro di scarsa gravità dei fatti
Corte di Cassazione, sentenza n. 9883 del 19 aprile 2017
Nello scrutinio della fattispecie concreta è dunque mancato il doveroso richiamo anche alle clausole generali della correttezza e buona fede Continue reading
In mancanza di un termine finale, la sospensione di un provvedimento amministrativo è illegittima
TAR Campania, sentenza n. 2360 del 3 maggio 2017
Si afferma in giurisprudenza che: << In mancanza del termine finale, il provvedimento cautelare Continue reading