Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica
Il documento – adottato dal Presidente del Consiglio su deliberazione unanime del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, mira a sviluppare gli indirizzi strategici nazionali.
Il nuovo Piano è stato rivisitato congiuntamente dalle Amministrazioni che compongono l’architettura nazionale cyber (Comparto intelligence, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Ministero dell’interno, Ministero della difesa, Ministero della giustizia, Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero dello sviluppo economico, Agenzia per l’Italia digitale, Ufficio del Consigliere militare del Presidente del Consiglio), e fa tesoro sia dell’esperienza maturata negli ultimi anni, sia delle scelte operate nel settore dai Paesi tecnologicamente più avanzati.
Con il Piano si stabilisce, di fatto, la roadmap per l’adozione da parte dei soggetti pubblici e privati (di cui al DPCM 17 febbraio 2017 recante indirizzi per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionali) delle misure prioritarie per l’implementazione del Quadro Strategico Nazionale, sulla base di un dialogo in continua evoluzione che vede nella protezione cibernetica e nella sicurezza informatica nazionali non solo un obiettivo, ma soprattutto, un processo che coinvolge tutti gli attori interessati, a vario titolo, alla tematica cyber.
Rispetto al biennio precedente, le principali direttrici dell’intervento di revisione degli undici indirizzi operativi del Piano hanno riguardato in particolar modo l’operatività delle strutture nazionali di incident prevention, response e remediation, e il potenziamento delle capacità di intelligence, di polizia e di difesa civile e militare.
Per garantire il necessario ed effettivo cambio di passo in termini di innalzamento dei livelli di sicurezza dei sistemi e delle reti del nostro Paese – cui il recente DPCM intende fornire un deciso impulso anche in vista del recepimento della Direttiva UE NIS (Network and Information Systems), recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell’Unione – nel Piano nazionale è previsto uno specifico piano d’azione dedicato ad un nucleo essenziale di iniziative, cui attribuire carattere di priorità ed urgenza.