Nuove procedure di mobilità dal privato al pubblico, in particolare nell’ambito del Servizio Sanitario

Legge n. 172 del 04 dicembre 2017 (di conversione del “decreto fiscale 2017”)

L’articolo 18 (Finanziamento di specifici obiettivi connessi all’attività di ricerca, assistenza e cura relativi al miglioramento dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza) al comma 2- bis – introdotto durante l’esame al Senato – reca una norma di interpretazione autentica – avente, quindi, effetto retroattivo – sull’applicazione delle procedure di mobilità dei dipendenti tra le strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale, gli ospedali cosiddetti classificati e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto privato. L’intervento è inteso a chiarire che: nell’àmbito di applicazione delle ordinarie procedure di mobilità verso le strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale rientrano anche i dipendenti dei suddetti ospedali ed istituti che siano stati assunti presso i medesimi mediante procedura concorsuale; i dipendenti delle strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale possono essere assunti presso gli ospedali e gli istituti summenzionati mediante mobilità (quindi, anche in tal caso, senza lo svolgimento di una nuova procedura concorsuale). L’àmbito degli ospedali cosiddetti classificati è costituito da strutture gestite da enti ed istituti ecclesiastici e facenti parte del Servizio sanitario nazionale. Per tali strutture e per gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto privato vige l’obbligo di reclutamento del personale mediante procedura concorsuale, ai sensi dell’art. 25, comma 2, del D.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761. I servizi e d i titoli acquisiti presso tali strutture sono equiparati ai corrispondenti servizi e titoli acquisiti presso strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale , ai fini degli esami di idoneità ed ai fini dei concorsi e dei trasferimenti sia verso le strutture pubbliche sia verso le strutture private summenzionate (comma 1 del citato art. 25 del D.P.R. n. 761 ed art. 15-undecies del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502)

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