Corte di Giustizia Europea, sentenza 4 giugno 2019, C-425/18
La Corte di giustizia UE ha affermato la non conformità alle direttive europee della disciplina nazionale nella parte in cui esclude, dall’ambito di applicazione dell’errore grave commesso da un operatore economico nell’esercizio della propria attività professionale, i comportamenti che integrano una violazione delle norme in materia di concorrenza, accertati e sanzionati dall’autorità nazionale garante della concorrenza con un provvedimento confermato da un organo giurisdizionale, e che preclude alle amministrazioni aggiudicatrici di valutare autonomamente una siffatta violazione per escludere eventualmente tale operatore da una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico.