Corte di Giustizia Europea, conclusioni dell’avvocato generale nella causa C-623/17
Negli ultimi anni,la Corte di giustizia si è pronunciata in materia diconservazione e accesso ai dati personali1.Tale giurisprudenza, in particolare la sentenzaTele2 Sverige eWatson–nella quale è stato dichiarato che gli Stati membri non possono imporre ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica un obbligo di conservazione di dati generalizzata e indifferenziata–preoccupa alcuni Stati, che si sentono privati di uno strumento che ritengono necessario per la salvaguardia della sicurezza nazionale e la lotta contro la criminalità e il terrorismo.
Tale preoccupazione è stata evidenziata in quattro cause pregiudiziali promosse dal Conseil d’État (Consiglio diStato, Francia) (cause riunite La Quadrature du Netea., C-511/18 eC-512/18), dalla Cour constitutionnelle belga (Corte costituzionale, Belgio) (causaOrdre des barreaux francophones et germanophoneea.,C-520/18), e dall’Investigatory Powers Tribunal (Tribunale competente per i poteri di indagine, RegnoUnito) (causaPrivacy International, C-623/17).
Tali cause sollevano anzitutto il problema dell’applicazione della direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche ad attività inerenti alla sicurezza nazionale e alla lotta contro il terrorismo.
L’avvocato generale Campos Sánchez-Bordona propone di confermare la giurisprudenza elaborata dalla Corte nella sentenzaTele2 Sverige eWatson, insistendo sul carattere sproporzionato di una conservazione generalizzata e indifferenziata di tutti i dati relativi al traffico e all’ubicazione di tutti gli abbonati e utenti iscritti. Ciò nonostante, egli riconosce l’utilità dell’obbligo di conservazione dei dati per tutelare la sicurezza nazionale e contrastare la criminalità. Per questo egli è a favore di una conservazione limitata e differenziata (ossia la conservazione di determinate categorie di dati assolutamente indispensabili per la prevenzione e il controllo efficaci della criminalità e per la salvaguardia della sicurezza nazionale per un periodo determinato e differenziando in funzione di ciascuna categoria), nonché di un accesso limitato a tali dati(soggetto a un controllo preventivo da parte di un giudice o di un’entità amministrativa indipendente, all’informazione delle persone interessate–purché ciò non comprometta le indagini in corso–, e all’adozione di norme che evitino l’uso indebito e l’accesso illecito ai dati.