Estratto del Focus sul Servizio Sanitario Nazionale – dati Ragioneria Generale dello Stato
Il Servizio Sanitario Nazionale ha registrato, a partire dal 2009, una costante riduzione del personale in servizio, passando da 693.600 unità nel 2009 alle 648.507 unità del 2018, con un decremento del 6,50 per cento.
Il personale medico e il personale non dirigente replicano tale andamento. I medici registrano una diminuzione di 7.001 unità (-5,9 per cento) mentre il personale non dirigente cala dalle 552.736 unità del 2009 alle 518.044 nel 2018, con una diminuzione del 6,2 per cento.
Tale dinamica è il risultato delle misure di contenimento della spesa di personale. Al riguardo si evidenzia che gli enti del SSN, a differenza di altri settori del pubblico impiego, non sono sottoposti ad un limite assunzionale da turn over ma ad un vincolo di spesa.
L’articolo 2, comma 71, della legge 191/2009, confermando l’articolo 1, comma 565 della legge 296/2006, prevede che gli enti del Servizio sanitario nazionale concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica adottando misure necessarie a garantire che le spese del personale, al lordo degli oneri riflessi a carico delle amministrazioni e dell’imposta regionale sulle attività produttive, non superino il corrispondente ammontare dell’anno 2004 diminuito dell’1,4 per cento.
Inoltre, il comma 3-bis dell’articolo 17, del decreto legge n. 98/2011 e s.m.i., ha stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, la regione è giudicata adempiente ove sia accertato l’effettivo conseguimento del predetto obiettivo di spesa o, in caso contrario, per gli anni dal 2013 al 2019, la regione è adempiente ove abbia raggiunto l’equilibrio economico e abbia attuato, negli anni dal 2015 al 2019, un percorso di graduale riduzione della spesa di personale ovvero una variazione dello 0,1 per cento fino al totale conseguimento nell’anno 2020 degli obiettivi previsti all’articolo 2, commi 71 e 72, della citata legge n. 191/2009.
Ulteriori e più stringenti vincoli in materia, sono declinati negli specifici programmi delle Regioni sottoposte ai Piani di rientro dal deficit sanitario.
La riduzione di personale, di tutte le categorie, è particolarmente significativa soprattutto nelle regioni che, come già indicato, attuano o hanno attuato percorsi di risanamento della spesa sanitaria. Pertanto, il dato medio complessivo di riduzione del personale dell’intero comparto sconta al suo interno una significativa varianza tra le regioni soggette a piani di rientro e regioni, invece, in equilibrio finanziario.
Il numero dei dipendenti ogni 10.000 abitanti è in media di 124 unità. La Valle d’Aosta, la Provincia Autonoma di Bolzano, il Friuli Venezia Giulia, e la Liguria si collocano sopra la media. Tra le regioni che si collocano sotto la media evidenziamo la Campania, il Lazio, la Sicilia e la Puglia.