Il Direttore Generale è in conflitto di interessi nel procedimento disciplinare contro l’RPCT, se quest’ultimo sta facendo verifiche sul suo operato.

ANAC deliberazione n. 1087 del 10 dicembre 2020

Dai documenti in atti emerge, in via preliminare, il conflitto d’interessi, ex art. 6, co. 2, d.p.r. 62/2013, in cui versava il Direttore generale nel procedimento disciplinare avviato nei confronti del RPCT e il conseguente obbligo di astensione, ex art. 7, d.p.r. 62/2013, gravante sullo stesso poiché chiamato a giudicare su un fatto che lo riguardava personalmente e direttamente (la presunta frase offensiva pronunciata dal RPCT nei suoi confronti).

Per il profilo della discriminazione, emerge che tanto il Presidente, quanto il Direttore Generale dell’Azienda – che hanno partecipato al procedimento disciplinare nei confronti del RPCT, conclusosi con il suo licenziamento in tronco – sono stati destinatari delle verifiche in materia di prevenzione della corruzione svolte dal RPCT nelle due settimane immediatamente precedenti la contestazione, da cui sono emerse alcune criticità – segnalate anche ad altri organi di controllo aziendali e regionali – su cui il RPCT si apprestava a svolgere approfondimenti, non effettuati a causa della sua sospensione e del suo licenziamento. Orbene, la cronologia temporale dei fatti rappresentati, documentata in atti, non consente di escludere un nesso tra l’attività svolta dal RPCT in materia di verifiche su incarichi dirigenziali e contratti d’appalto e il suo licenziamento, anche nel caso in cui i controlli ex d.lgs. 39/2013 siano stati svolti dopo e/o su impulso dei competenti organi regionali ovvero in collaborazione con gli stessi. Dai documenti in atti emerge che il RPCT ha effettivamente svoltoi citati controlli ex d.lgs. 39/2013 mentre non si evince né l’avvenuta conclusione degli stessi prima del licenziamento né il relativo esito. Sotto altro aspetto, ai fini dell’attività di prevenzione della corruzione non rileva che le verifiche svolte dal RPCT sui contratti rientrassero nell’ordinaria attività di audit programmata da tempo ma che la documentazione contrattuale carente, che il dirigente competente dovevaintegrare, fosse relativa a un contratto d’appalto sottoscritto dal DG, che il RPCT voleva acquisire e controllare

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