AGCM, provvedimento A524 di maggio 2022
L’Antitrust sostiene che da giugno 2017 X ha applicato per il Servizio Sanitario Nazionale prezzi ingiustificatamente onerosi per la vendita del proprio farmaco salvavita denominato Acido Chenodesossicolico. Il prezzo inizialmente praticato era pari a circa 15.500 euro a confezione, per un costo annuo della cura pari a 169.000 euro, ridotto solo a dicembre 2019 – dopo l’avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità – e comunque, dalle analisi economiche svolte, ancora eccessivamente oneroso e iniquo.
Al termine di una complessa attività istruttoria è emerso che l’abuso commesso è frutto di una strategia articolata – ideata dal gruppo molti anni prima e perseguita intenzionalmente – e che è stato realizzato anche attraverso un comportamento dilatorio e ostruzionistico da parte di X nella procedura di negoziazione del prezzo di rimborso del farmaco con l’AIFA.
Analoghi comportamenti relativi alle politiche di prezzo attuate dall’impresa dominante in altri Stati membri dell’Unione europea per la vendita dell’Acido Chenodesossicolico Leadiant® sono stati – o sono tuttora – oggetto di istruttorie da parte delle autorità di concorrenza nazionali dei Paesi Bassi e della Spagna.