L’amministrazione risulta renitente agli obblighi legali e tendenzialmente propensa a giustificare l’operato ritenuto illecito

Inaugurazione anno giudiziario della Corte dei Conti di Trento, Relazione del Procuratore regionale Gianluca Albo, p. 24

Il sistema integrato di contrasto alla corruzione richiede una sinergia tra Magistratura, Forze di Polizia e Amministrazione a tutti i livelli, non solo repressivo ma anche e, soprattutto, preventivo. Spicca a Trento l’attenzione nell’attuare felicemente il comma 4 dell’articolo 52 del codice di giustizia contabile e ciò ha consentito alla Procura erariale di avvalersi di puntuali e qualificate segnalazioni dei colleghi della Sezione regionale di controllo. 

Anche le Forze di Polizia non solo non hanno esitato a cogliere l’importanza del contrasto alla corruzione, intesa anche come mala gestio, ma hanno operato con entusiasmo e disponibilità e, non di rado, alta professionalità, nell’esecuzione delle deleghe. Ringrazio per ciò la Guardia di Finanza, che sempre mi sono trovato a fianco, con la sua professionalità dedicata alla tutela delle risorse pubbliche, ma anche i Carabinieri e la Polizia di Stato. 

Sino ad oggi, tuttavia, la tensione alle sinergie anticorruzione non risulta completata dal ruolo dell’Amministrazione X che, nonostante messa al corrente con la già citata nota interpretativa dell’8 febbraio 2022 sugli obblighi di denuncia del danno erariale e di autotutela rispetto agli atti lesivi dell’Erario, risulta ancora oggi renitente agli obblighi legali e tendenzialmente propensa a giustificare l’operato ritenuto illecito in sede di istruttoria del pubblico ministero

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