ANAC, parere funzione consultiva n. 54 del 25 ottobre 2023
Con l’art. 45 del nuovo Codice dei contratti, al fine di superare le incertezze interpretative che hanno caratterizzato il previgente assetto normativo di settore, in ordine al riconoscimento dell’incentivo per funzioni tecniche (anche) nel caso di affidamento diretto di un contratto pubblico, il legislatore ha voluto chiarire che ora l’istituto trova applicazione per tutte le procedure di affidamento, incluso quindi l’affidamento diretto. Possibilità questa che, nel previgente assetto normativo di settore recato dal d.lgs. 50/2016, era stata esclusa sulla base del tenore letterale dell’art. 113 del Codice, riferito – come sopra evidenziato – all’importo dei lavori, servizi e forniture, “posti a base di gara.
Invero, come evidenziato nella Relazione Illustrativa, con le disposizioni dell’art. 45 del d.lgs. 36/2023, riferite in generale “a tutte le procedure e non solo all’appalto”, si consente ora il riconoscimento del compenso incentivante anche nel caso di affidamento diretto del contratto d’appalto, per lo svolgimento delle attività tassativamente elencate all’Allegato I.10.
Pertanto, sulla base del tenore letterale della norma e della ratio della stessa, come esplicitata nella citata Relazione illustrativa, si ritiene possibile riconoscere il compenso incentivante al personale dell’ente, anche nel caso di affidamento diretto del contratto d’appalto, sottolineando che ai sensi dell’art. 45, comma 2, d.lgs. 36/2023, primo periodo, l’incentivo è strettamente correlato alle funzioni tecniche svolte dai dipendenti, come specificate nell’allegato I.10.
Infine con riguardo al quesito riferito all’art. 228 (Clausola di invarianza finanziaria) del d.lgs. 36/2023, in relazione alla disciplina sopra illustrata, si richiama preliminarmente la disposizione citata, ai sensi della quale «1. Dall’attuazione del presente codice e dei suoi allegati non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 2. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti dal presente codice e dai suoi allegati con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente». Come evidenziato negli atti preparatori del nuovo Codice dei contratti pubblici, «lo schema di decreto in esame è assistito da una generale clausola di invarianza, applicabile per espressa previsione all’intero provvedimento» (dossier atto Governo n. 19 del 31.1.2023). Si tratta quindi di una clausola riferita non specificamente alla disciplina in tema di incentivi per funzioni tecniche, ma all’intero provvedimento normativo.