Le attività di insegnamento delle Università non statali non commerciali, deve essere valutata insieme alle altre attività commerciali, ai fini delle imposte

Corte di Cassazione, terza sezione penale, sentenza n. 9709 dep il 7 marzo 2024

In tema di imposte sul reddito delle società, ai fini del giudizio di prevalenza di cui all’art. 149 TUIR, l’attività di insegnamento erogata dalle Universitù non statali non costituite sotto forma di società commerciali deve essere valutata insieme con tutte le altre attività, anche commerciali, eventualmente svolte dal medesimo ente nel periodo di imposta di riferimento.

Non è condivisibile, al riguardo, la tesi difensiva secondo la quale, ai fine della perdita della qualifica di ente non commerciale, gli indici di valutazione di cui all’art. 149, comma 2, TUIR, devono essere esaminati e concorrere congiuntamente.

Ed infatti, il giudizio sulla de-commercializzazione è di natura sintetica, provvedendo il secondo comma a stabilire gli indici ulteriori dei quali si deve tener conto ai fini di tale valutazione senza mai pretendere che debbano necessariamentee concorrere. Basti pensare che non necessariamente ai ricavi e ai redditi derivanti in misura prevalente da attività commerciali si devono associare perdite derivanti dalla stessa attività o che sia non commerciale un ente che ottenga per la massima parte ricavi dalla propria attività commerciale sol perchè le immobilizzazioni, relative all’attività commerciale stessa no nsiano prevalenti rispetto alle altre attività

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