Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per Regione Lazio, sentenza n. 397 del 13 agosto 2024
Già avevamo dato atto della sussistenza di un contrasto giurisprudenziale tra le varie sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti in merito alla sussistenza o meno della giurisdizione del giudice contabile in materia di imposta di soggiorno (cfr il post in questo blog “La giurisdizione per il mancato versamento dell’imposta di soggiorno: urge un intervento risolutore”).
Nello specifico, mentre le sezioni della Corte dei Conti per il Lazio e per la Sicilia affermavano la giurisdizione del giudice tributario, le altre sezioni giurisdizionali regionali affermavano la giurisdizione della Corte dei Conti. Sembrava aver posto fine alla “querelle” l’affermazione della giurisdizione della Corte dei Conti da parte della Prima Sezione Centrale d’Appello con la sentenza n. 107 del 16 marzo 2023, ma così purtroppo non è stato. A fine marzo il conflitto giurisprudenziale è apparso ancora più evidente, con due sentenze (in soli due giorni) a favore della giurisdizione del giudice contabile e una sentenza (sempre nell’arco di questi due giorni) a favore della giurisdizione del giudice tributario.
A fine maggio le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 14028 del 21 maggio 2024 hanno affermato la giurisdizione della Corte dei Conti, ma solo in virtù del principio della perpetuatio iurisdictionis, che rende comunque irrilevanti, ai fini della giurisdizione, i mutamenti legislativi, sostanziali o processuali, e dello stato di fatto successivi alla proposizione della domanda.
Prima facie tale pronuncia è sembrata, seppur indirettamente, un’affermazione della sussistenza della giurisdizione del giudice tributario.
Oggi registriamo quindi la sentenza della Sezione giurisdizionale per il Lazio (unica Sezione, insieme a quella sicialiana, ad affermare la giurisdizione del giudice tributario) che afferma il difetto di giurisdizione del giudice contabile, proprio in virtù della sentenza delle Sezioni Unite della Suprema Corte:
Le rilevate incertezze ermeneutiche sono state superate dalla più recente giurisprudenza della Corte
regolatrice. La Suprema Corte ha esaminato le disposizioni di legge sopravvenute …. La Suprema Corte ha quindi escluso in modo chiaro ed inequivoco la giurisdizione di questa Corte, per effetto dell’entrata in vigore del c.d. Decreto Rilancio e della successiva norma di interpretazione autentica…Di tal che, nel caso di specie deve essere dichiarato il difetto di giurisdizione di questa Corte in favore del Giudice Tributario