Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per le Marche, sentenza n. 90 del 12 agosto 2024
L’accusa contro un dirigente è di responsabilità amministrativa per danno erariale indiretto. In particolare, XXXXXXXXXX, in qualità di dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro di Y, è accusato di aver causato un danno al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a seguito dei suoi comportamenti vessatori nei confronti di una dipendente. Il Ministero, infatti, era stato condannato a risarcire i danni patiti dalla dipendente con sentenza del Tribunale del Lavoro
La Procura ha sostenuto che il dirigente, con condotte vessatorie e persecutorie reiterate, ha integrato la fattispecie di mobbing/straining ai danni della sottoposta.
La Procura ha in particolare contestato al dirigente anche l’elemento psicologico del dolo, sostenendo che egli fosse pienamente consapevole dell’antigiuridicità delle proprie azioni e delle possibili conseguenze in termini di risarcimento danni a carico dell’Amministrazione.
La Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Marche, ha condannato il dirigente al pagamento di € 47.955,88 in favore del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questa somma è stata calcolata detraendo il 20% di responsabilità attribuita al Ministero dalla somma totale di € 59.027,86 che il Ministero ha versato alla dipenente a seguito della sentenza del Tribunale La Corte ha riconosciuto la sussistenza del dolo nella condotta del dirigente