Caso studio n. 2: fare finta di effettuare controlli e riscossione

In questo schema fraudolento, il Responsabile di un ufficio che ha compiti di controllo e riscossione, finge per diversi anni di effettuare i controlli e la riscossione di quanto spettante alla PA.

Il procedimento amministrativo interno viene regolarmente svolto, arrivando poi alla quantificazione degli importi da contestare ai destinatari, ma poi le lettere di contestazione, ultimo tassello, non vengono mai realmente inviate. I sottoposti sono convinti che le lettere effettivamente sono inviate. Inoltre pensano che il Responsabile dell’ufficio sia soggetto a dei controlli dei superiori, e quindi non si pongono tante domande. I livelli sovraordinati spesso non sono in grado di comprendere tutti i procedimenti dell’ufficio, quindi, a parte qualche “lavata di capo”, non intervengono con verifiche interne. Lo schema è di possibile attuazione solo in contesti piccoli, in cui l’ufficio si compone di pochi impiegati (4-5); un numero maggiore sarebbe difficile da gestire. Inoltre è possibile laddove la materia è molto specialistica, la cui legislazione di dettaglio di fatto costituisce un “muro invalicabile” per i controllori, esterni e interni, che, non avendo approfondita conoscenza della normativa di settore, preferiscono non controllare. Altro fattore importante è il fatto che gli addetti all’ufficio non abbiano compiti di responsabilità e che siano appartenenti alle qualifiche più basse, in modo che svolgano il loro lavoro senza avvertire particolari responsabilità, atteggiamento che li porterebbe ad assicurarsi che i procedimenti siano conclusi. L’appartenenza alle categorie inferiori, mette al riparo anche da personale competente che potrebbe comprendere lo schema fraudolento. Un ulteriore elemento, che è anche una spia di allarme, è l’atteggiamento mobbizzante da parte del Responsabile, in modo che anche solo fare delle domande incuta timore su tutti i sottoposti, che quindi cercano di evitare il conflitto. Lo schema comprende anche un’intensa attività di relazioni esterne, con partecipazione a incontri con altri enti, commissioni, corsi di formazione, convegni, dove il Responsabile in questione “snocciola” casistiche e assume un atteggiamento intransigente, dando così l’impressione di essere uno degli uffici più attivi del territorio.

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