I fornitori di energia elettrica sono agenti contabili (e qualcuno dimentica di riversare il canone RAI)

Corte dei Conti del Veneto, Inaugurazione anno giudiziario 2022, requisitoria del Procuratore regionale Ugo Montella

A Venezia il 4 marzo 2022 si è tenuta l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti del Veneto.  Tra gli altri interventi, la requisitoria del Procuratore regionale Ugo Montella.

Tra casi oggetto di indagine, ha citato quello di danno da mancata entrata per omesso riversamento di somme di pertinenza dell’amministrazione, e in particolare quella che ha interessato il canone RAI. 

Come noto, dal 2015 è stato previsto che per i soggetti intestatari di un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo di residenza anagrafica il pagamento del canone RAI avvenga mediante addebito in dieci rate mensili sulla fattura emessa dall’impresa per la fornitura di energia elettrica.

Le somme riscosse dalle società elettriche a titolo di canone RAI devono essere riversate all’Erario entro il giorno 20 del mese successivo a quello di incasso. 

Le imprese elettriche, in ragione della funzione loro attribuita dalla legge di riscossione del canone RAI, assumono allora le vesti di agenti contabili. Ebbene, proprio in relazione al mancato riversamento di somme esatte a tale titolo e non riversate, è stata convenuta in giudizio una società elettrica, nonché il suo amministratore unico, per una somma superiore a 350 mila euro. Una seconda società, destinataria anch’essa di analoga contestazione, ha invece provveduto, dopo il ricevimento della stessa da parte della Procura, al pagamento (per una somma superiore a 1.250.000 euro) estinguendo così il proprio debito nei confronti dell’Amministrazione finanziaria con conseguente archiviazione del fascicolo

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