Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Lombardia, sentenza n 100 del 28 giugno 2017
Il difensore non contestava la mancata ricezione dell’atto di costituzione in mora a mezzo PEC in data 21 maggio 2014 da parte del convenuto, Continue reading
Category Archives: Anticorruzione
Per la Corte dei Conti della Lombardia, le prestazioni non autorizzate ante l 190/2012 sono di competenza del giudice contabile.
Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Lombardia, sentenza n. 90 del 16 giugno 2017
Il ricorrente, già alle dipendenze di un Comune fino al 30 dicembre 2010, con qualifica dirigenziale, nel mese di dicembre 2009 veniva sottoposto a procedimento disciplinare Continue reading
Estensione di una gara anche ad altre amministrazione: fondamento normativo e limiti
TAR Toscana, sentenza n. 783 del 8 giugno 2017
Recentemente il Consiglio di Stato ha approfondito l’argomento della estensione contrattuale di una gara a nuove amministrazioni nell’ordinanza di rimessione alla Corte di giustizia Continue reading
Pubblicata la circolare definitiva sul FOIA.
Il Consiglio di Stato sulle Linee guida anti-corruzione per le società partecipate
Consiglio di Stato, comm. spec., parere 29 maggio 2017, n. 1257
Ha chiarito la Sezione che il parere è stato richiesto dall’Anac nella “logica di fattiva collaborazione istituzionale”. Continue reading
Il consenso dei lavoratori, non esclude il reato per la videosorveglianza, se non c’è l’accordo con i sindacati
Corte di Cassazione Penale, sentenza n. 22148 dep. 8 maggio 2017
Il Collegio ritiene che il consenso in qualsiasi forma (scritta od orale) prestato dai lavoratori non valga a scriminare la condotta del datore di lavoro che abbia installato impianti di videosorveglianza in violazione delle prescrizioni dettate dalla fattispecie incriminatrice. La sentenza Banti, al fine di sostenere la portata esimente del consenso scritto prestato da tutti i lavoratori, ha ritenuto illogico negare validità ad un consenso chiaro ed espresso proveniente dalla totalità dei lavoratori e non soltanto da una loro rappresentanza, tanto sul fondamentale rilievo che la disposizione di cui all’art. 4 intende tutelare i lavoratori contro forme subdole di controllo della loro attività da parte del datore di lavoro e che tale rischio viene escluso, a meno di non voler dare una interpretazione eccessivamente formale e meccanicistica della disposizione, in presenza di un consenso di organismi di categoria rappresentativi cosicché, a fortiori, tale consenso deve essere considerato validamente prestato quando promani proprio da tutti i dipendenti, posto che l’esistenza di un consenso validamente prestato da parte di chi sia titolare del bene protetto, esclude la integrazione dell’illecito. 5.2. Sennonché è proprio quest’ultima affermazione che, ad avviso del Collegio, non appare condivisibile. La norma penale in discorso, al pari di quelle che richiedono l’intervento delle rappresentanze sindacali dei lavoratori per la disciplina degli assetti nei luoghi di lavoro, tutela interessi di carattere collettivo e superindividuale, anche se non è esclusa una possibile interferenza tra la lesione delle posizioni giuridiche facenti capo, sia pure in prima battuta, alle rappresentanze sindacali e quelle facenti capo ai singoli lavoratori. La condotta datoriale, che pretermette l’interlocuzione con le rappresentanze sindacali unitarie o aziendali procedendo all’installazione degli impianti dai quali possa derivare un controllo a distanza dei lavoratori, produce l’oggettiva lesione degli interessi collettivi di cui le rappresentanze sindacali sono portatrici, in quanto deputate a riscontrare, essendo titolari ex lege del relativo diritto, se gli impianti audiovisivi, dei quali il datore di lavoro intende avvalersi, abbiano o meno, da un lato, l’idoneità a ledere la dignità dei lavoratori per la loro potenzialità di controllo a distanza, e di verificare, dall’altro, l’effettiva rispondenza di detti impianti alle esigenze tecnico-produttive o di sicurezza in modo da disciplinarne, attraverso l’accordo collettivo, le modalità e le condizioni d’uso e così liberare l’imprenditore dall’impedimento alla loro installazione. Peraltro, come è stato correttamente sottolineato, sia l’accordo che il provvedimento autorizzativo devono rispettare i principi e le regole stabiliti dall’interpretazione prevalente della normativa lavoristica in tema di controllo nonché dalla disciplina sul trattamento dei dati personali (d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196). A questo proposito, non è ultroneo segnalare l’orientamento, tuttora valido, espresso dalla giurisprudenza di legittimità secondo il quale l’installazione in azienda, da parte del datore di lavoro, di impianti audiovisivi – che è assoggettata ai limiti previsti dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori anche se da essi derivi solo una mera potenzialità di controllo a distanza sull’attività lavorativa dei dipendenti, senza che peraltro rilevi il fatto che i dipendenti siano a conoscenza dell’esistenza di tali impianti – deve essere preceduta dall’accordo con le rappresentanze sindacali; con l’ulteriore conseguenza che è identificabile in tale fattispecie un comportamento antisindacale del datore di lavoro, reprimibile con la speciale tutela approntata dall’art. 28 dello Statuto dei lavoratori (Sez. L, n. 9211 del 16/09/1997, Rv. 508047 – 01).
La direttiva europea non impone, ma consente ad un’autorità di comunicare i dati ad un terzo per motivi di tutela giudiziaria
Corte di Giustizia Europea, sentenza del 4 maggio 2017, causa C-13/16
L’articolo 7, lettera f), della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo Continue reading
Vademecum per la revisione amministrativo contabile degli enti e organismi pubblici
RGS, Circolare n. 20 del 5 maggio 2017
La circolare si fornisce uno strumento di supporto alle funzioni svolte dai Collegi dei revisori Continue reading
L’acquisto (o il mantenimento) di una partecipazione in una società in perdita, non è legittimo
Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, Delibera n. 48/2017/SRCPIE/PAR
L’acquisto di una partecipazione in società in perdita strutturale difficilmente Continue reading
La clausola claim’s made “impura” può essere illegittima
Corte di Cassazione, sentenza n. 10509 del 28 aprile 2017
La clausola c.d. claim’s made, inserita in un contratto di assicurazione Continue reading
Nessun incarico ai politiciiiii
Corte dei Conti, Deliberazione n. 11/SEZAUT/2017/QMIG
Antecedentemente all’entrata in vigore del d.l. 24 aprile 2017, n. 50, resta fermo il principio interpretativo affermato dalla giurisprudenza contabile che esclude che il titolare di cariche elettive possa percepire ulteriori emolumenti per “lo svolgimento di qualsiasi incarico conferito dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 3 dell’articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, inclusa la partecipazione ad organi collegiali di qualsiasi tipo”, fatta eccezione unicamente per quelli ex lege di cui alla deliberazione n. 11/SEZAUT/2016/QMIG. Il principio di gratuità trova applicazione a prescindere dalla dimensione dell’ente in cui la carica elettiva è svolta. Detto principio si applica anche nelle ipotesi in cui l’assunzione della titolarità della carica elettiva sia successiva al conferimento dell’incarico e, in mancanza di una specifica distinzione normativa, anche per gli “incarichi” di cui all’art. 90 del d.lgs. n. 267/2000
La contestazione disciplinare a volte può essere la prova del mobbing, e costituire danno erariale
Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Toscana, sentenza n. 121 del 11 maggio 2017
La contestazione in sede disciplinare di avere presentato una domanda per un incarico scolastico in contrasto con il “consiglio” Continue reading
Gli enti del SSN sono tenuti a rispettare i vincoli di spesa del personale flessibile, a prescindere dalle indicazioni regionali
Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per l’Umbria, Deliberazione n. 47/2017/PRSS
Si ricorda che la Sezione, già con le deliberazioni assunte per i rendiconti dei precedenti esercizi Continue reading
Dall’art. 113 del d.lgs. n.50/2016 non emerge uno spiraglio interpretativo per inserire tra le “funzioni tecniche” da incentivare l’attività manutentiva
Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Regione Umbria, deliberazione n. 51 del 26 aprile 2017
Una interpretazione armonica e coordinata dei primi tre commi dell’art. 113 del d.lgs. n. 50/2016, Continue reading