Corte di Cassazione, sentenza n. 1971 del 29 gennaio 2020
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Tag Archives: accertamento fiscale
Utilizzabile la “lista Falciani” nell’accertamento fiscale
Ancora valida la firma con l’indicazione a stampa anche per gli atti di accertamento fiscale
Valida la notifica via PEC che ha raggiunto lo scopo legale
L’Agenzia delle Entrate resuscita il redditometro
Il tazzinometro non è un fatto notorio, per cui necessita il contraddittorio
Commissione Tributaria Provinciale Enna, sentenza 14 gennaio 2019, n. 8 Continue reading
Le minusvalenze derivanti da cessioni a titolo gratuito di calciatori, sono indeducibili (Fisco-Milan=1-0)
Le prove illegittimamente acquisite non possono essere usate nemmeno nel processo tributario
L’inaccessibilità degli atti del procedimento tributario è limitata al procedimento di accertamento
E’ attività commerciale quella del bar di un circolo, se i soci pagano
La mancanza dell’autorizzazione del giudice non determina l’inutilizzabilità dei dati, fatto salvo il caso dell’accesso domiciliare. E a nulla rileva la consegna volontaria.
Notifica della cartella a seguito di liquidazione della dichiarazione: quali i termini di prescrizione?
Corte di Cassazione, sentenza n. 6283 del 14 marzo 2018
Per il raddoppio dei termini dell’accertamento fiscale, basta la denuncia penale
Le prove illegittimamente acquisite e inutilizzabili ai fini penali, non sono per ciò stesso inutilizzabili ai fini fiscali
La prescrizione delle frodi IVA è troppo breve (ma non può essere retroattiva). Lo ha deciso la Corte di Giustizia Europea
Corte di Giustizia Europea, Grande Sezione, sentenza del 5 dicembre 2017, causa C42/17
L’articolo 325, paragrafi 1 e 2, TFUE dev’essere interpretato nel senso che esso impone al giudice nazionale di disapplicare, nell’ambito di un procedimento penale riguardante reati in materia di imposta sul valore aggiunto, disposizioni interne sulla prescrizione, rientranti nel diritto sostanziale nazionale, che ostino all’inflizione di sanzioni penali effettive e dissuasive in un numero considerevole di casi di frode grave che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea o che prevedano, per i casi di frode grave che ledono tali interessi, termini di prescrizione più brevi di quelli previsti per i casi che ledono gli interessi finanziari dello Stato membro interessato, a meno che una disapplicazione siffatta comporti una violazione del principio di legalità dei reati e delle pene a causa dell’insufficiente determinatezza della legge applicabile, o dell’applicazione retroattiva di una normativa che impone un regime di punibilità più severo di quello vigente al momento della commissione del reato.