La prescrizione delle frodi IVA è troppo breve (ma non può essere retroattiva). Lo ha deciso la Corte di Giustizia Europea

Corte di Giustizia Europea, Grande Sezione, sentenza del 5 dicembre 2017, causa C42/17

L’articolo 325, paragrafi 1 e 2, TFUE dev’essere interpretato nel senso che esso impone al giudice nazionale di disapplicare, nell’ambito di un procedimento penale riguardante reati in materia di imposta sul valore aggiunto, disposizioni interne sulla prescrizione, rientranti nel diritto sostanziale nazionale, che ostino all’inflizione di sanzioni penali effettive e dissuasive in un numero considerevole di casi di frode grave che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea o che prevedano, per i casi di frode grave che ledono tali interessi, termini di prescrizione più brevi di quelli previsti per i casi che ledono gli interessi finanziari dello Stato membro interessato, a meno che una disapplicazione siffatta comporti una violazione del principio di legalità dei reati e delle pene a causa dell’insufficiente determinatezza della legge applicabile, o dell’applicazione retroattiva di una normativa che impone un regime di punibilità più severo di quello vigente al momento della commissione del reato.

L’utilizzo dell’archivio dei rapporti finanziari per la lotta all’evasione fiscale? Quasi un flop

Corte dei conti, Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, Delib. n. 11/2017/G 12
L’utilizzo dell’archivio dei rapporti finanziari per la lotta all’evasione fiscale è stato quasi un flop. Lo afferma la Corte dei Conti, sottolineando che l’Archivio (da alcune norme denominato Anagrafe) dei rapporti finanziari, realizzato con 18 anni di ritardo, è sottoutilizzato dall’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale, Continue reading

In controtendenza rispetto alla Cassazione: il raddoppio dei termini è legittimo solo se la denuncia penale avviene entro i termini ordinari di accertamento

Commissione Tributaria Regionale Lombardia, sentenza n. 2581 del 9 giugno 2017
E’ illegittimo il raddoppio dei termini operato dall’ufficio ove la denuncia, ex art. 331 c.p.p., nei confronti del contribuente, sia avvenuta oltre il temine decadenziale ordinario per l’accertamento. Continue reading