Silvio Berlusconi ha impugnato il provvedimento del 7 ottobre 2014 (delibera n. 519/204, prot. n. 976145/14) con il quale la Banca d’Italia, d’intesa con l’istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni private, ha accertato la carenza del requisito reputazionale previsto per la detenzione di partecipazioni qualificate in intermediari finanziari, ha rigettato ’istanza di autorizzazione avanzata dalla Finivest s.p.a. – anche per conto di Silvio Berlusconi – a detenere partecipazioni qualificate nella Mediolanum s.p.a. e ha disposto la sospensione dei diritti di voto e l’alienazione delle partecipazioni (eccedenti le soglie previste dalla legge) detenute in Mediolanum.
Il Consiglio di Stato, invece, con una lunga e complessa sentenza, ha accolto il ricorso annullando il provvedimento di Bankitalia.