Molti ricorderanno la questione della pubblicazione on-line dei patrimoni dei dirigenti pubblici, da alcuni auspicata come l’arma contro la corruzione, da altri vista come illegittima ed inutile intromissione nella privacy di servitori dello Stato, da altri vista come semplice voyeurismo telematico dei nostri tempi.
Sembra che la questione sia destinata a perdere interesse: ora il patrimonio immobiliare di ogni dirigente pubblico, anzi, meglio, di ogni persona (fisica e giuridica) è pubblicato on-line.
Infatti l’Agenzia delle Entrate ha annunciato da oggi (20 luglio) che è attivo il servizio “Visura catastale telematica” che consente la consultazione degli atti e dei documenti catastali informatizzati e permette di acquisire: i dati identificativi e reddituali dei beni immobili (terreni e fabbricati), nonchè quelli delle persone, fisiche o giuridiche, intestatarie dei beni stessi.
Le informazioni catastali, sono pubbliche e dunque l’accesso è consentito a tutti.
Per ogni visura per soggetto, l’importo è di 1,35 euro.
Quindi, mentre in Italia ci arrabattiamo per impugnare al TAR le norme sulla trasparenza per violazione della privacy, a ipotizzare giudizi innanzi alla Corte Costituzionale, alla Corte di Giustizia e alla Corte dei Diritti dell’Uomo, mentre facciamo fazioni che si vedono nel nostro paese solo per la finale di Coppa del Mondo, senza colpo ferire i patrimoni di chiunque sono messi on line, con buona pace di ogni teoria sulla privacy, che, detto fra parentesi, è così importante che costa poco più di un caffè.
Da oggi è possibile consultare il patrimonio del Presidente della Repubblica, di ogni ministro, di ogni sindaco, di ogni dirigente pubblico, di ogni impiegato ….di ogni commerciante, di ogni operaio, di ogni insegnante, ….di ogni bambino, ecc…
Ok, ora nessuno potrà più rimproverare ai dirigenti pubblici di non aver pubblicato il proprio patrimonio.