Consiglio di Stato, sentenza n. 9953 del 10 dicembre 2024
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Il metodo di riscossione dei tributi comunali ha un impatto sul termine finale dell’azione di responsabilità amministrativa per mancata riscossione
Conversione delle lire in euro: termine decadenziale o prescrizionale?
I termini decadenziali per l’accesso allo speciale meccanismo transattivo in tema di emotrasfusioni, sono legittimi? La parola all’Adunanza Plenaria
L’impedimento di salute è irrilevante se il termine è a pena di decadenza
Ha effetto retroattivo il raddoppio dei termini per le sanzioni per omessa denuncia di disponibilità all’estero
La prescrizione del danno erariale, se non c’è dolo, non decorre dalla verifica ispettiva del MEF
Decadenza dall’indennizzo per vaccinazioni: è incostituzionale?
Nessuna decadenza si produce per il lavoratore, se non c’è un provvedimento scritto di licenziamento
Il diritto alla ricostruzione della carriere non si prescrive, ma i relativi stipendi sì (in 5 anni)
In tema di illeciti disciplinari degli avvocati, il regime più favorevole non trova applicazione per i dati commessi prima della sua entrata in vigore
Corte di Cassazione, SS.UU., sentenza n. 20383 del 16 luglio 2021
Illegittimo il provvedimento di decadenza per la farmacia, senza previa contestazione
Il termine per il potere sanzionatorio dell’ANAC è perentorio, ma si calcola in modo peculiare
Falsa dichiarazione in materia di incompatibilità: dopo oltre 10 anni travolti il titolo di studio e gli incarichi successivi
Il procedimento disciplinare può arrivare anche dopo anni, se c’è un’indagine penale
Corte di Cassazione, sentenza n 5478 del 26 febbraio 2021
Un dipendente del Comune con la qualifica di agente della polizia municipale chiedeva dichiararsi la nullità del licenziamento senza preavviso intimatogli dal datore di lavoro il 19 luglio 2016, con effetto dal 16 agosto 2016.
Esponeva che con atto del 30 giugno 2016 l’Ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD) gli aveva contestato tre episodi del 5 novembre 2011, 11 novembre 2011, 14 marzo 2013. di falsa attestazione della presenza in servizio ai sensi dell’art. 55-quinquies. comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001 (TUPI); che l’UPD„ con provvedimento prot. n. 35518 del 2016, aveva disposto la sanzione del licenziamento senza preavviso a decorrere dal 16 agosto 2016
Il Comandante della Polizia municipale, aveva dato il via alle indagini mediante denuncia nel novembre 2011 ai Carabinieri, e dunque la prima acquisizione della notizia era antecedente al 22 marzo 2016, giorno in cui è stato trasmesso al Comandante l’avviso di conclusione delle indagini relative al procedimento penale a carico del dipendente.
La Corte ha affermato che il Comandante della Polizia municipale, nel 2011, allorché aveva provveduto a denunciare le anomalie nelle prestazioni del servizio da parte di diversi agenti della Polizia municipale, poteva avere solo una astratta percettibilità o conoscibilità dei fatti che non consentiva una precisa contestazione degli addebiti, e che solo a seguito della cristallizzazione dei tempi e delle modalità delle condotte nel capo di imputazione contenuto nell’avviso di conclusione delle indagini ex art. 415 bis, cod. proc. pen., l’Amministrazione comunale aveva appreso la notizia qualificata delle infrazioni commesse dal dipendente per avviare il procedimento disciplinare.